Magister Salutis: una nuova professione per un nuovo mondo

Si può insegnare la vita? Sicuramente, di fronte a questa domanda, un nativo indiano del Nord America, un medicine-man della tradizione tolteca o uno sciamano di una tribù africana potrebbero rimanere alquanto stupiti. 

L’uomo è parte integrante di un sistema complesso e possiede, per sua intrinseca natura, tutta la saggezza necessaria per puntare al ben-essere individuale e collettivo, consapevole del fatto che il Tutto è molto di più della semplice somma delle parti che lo compongono e dove la coscienza diviene elemento imprescindibile per esplorare il mondo e il proprio esistere in un viaggio che non sia solo di conoscenza, bensì, appunto, di coscienza.

Eppure, è innegabile che nell’epoca che stiamo vivendo, soprattutto in quell’area di mondo che si definisce sviluppata e tecnologicamente avanzata, si stia assistendo a una deriva della coscienza, intesa non solo come consapevolezza che la persona ha di sé, come unione di anima, corpo e mente che costituisce la totalità dell’Essere Umano, ma anche come interconnessione con il resto del creato, come reciprocità di un Tutto interagente.

Ecco che allora ci siamo ritrovati a essere, nostro malgrado, complici di una società che supporta una continua e sempre più evidente separazione tra i saperi e tra i mondi, che sospinge verso una competitività sfrenata, che punta al produttivismo, a discapito di ideali e valori; una società in cui la conoscenza, seppur abbia raggiunto altissimi livelli, viene sempre più frammentata attraverso una specializzazione di certo altamente qualificata ma che ha perso di vista il senso dell’insieme. 

Una conoscenza quindi priva di coscienza, dove ogni elemento dell’esistenza, persona compresa, viene ridotto in termini puramente tecnicisti, dove il senso dell’armonia, della cooperazione, dell’interazione non trovano più posto dentro una vita che abbiamo trasformato da esperienza di manifestazione e espressione del nostro essere a una pura e semplice rincorsa all’avere.

È quindi naturale che, in una tale visione, il concetto di felicità sia legato alla pura realizzazione di  obiettivi, che uno stato di benessere sia associato al raggiungimento di una situazione che garantisca tranquillità e divertimento, assenza di problematiche e conflitti, che ci si senta realizzati quando si è produttivi e al contempo consumatori come la società richiede, che la salute sia intesa come pura assenza di malattia, dove la vita venga vista come semplice contrapposizione alla morte, dove la conoscenza divenga il mezzo per tentare di manifestare un delirio di onnipotenza che spoglia l’esistenza di ogni sacralità e mistero di cui invece è necessariamente intrisa.

Il risultato di tutto questo è una profonda disconnessione dalla vita stessa che si riverbera tanto nei numerosi e gravosi scenari di conflitto aperti ovunque nel mondo, quanto nella quotidianità dei singoli individui, occupati a difendersi dalle paure e dalle difficoltà a cui l’esistenza pone di fronte, anziché dedicarsi a manifestare la propria Essenza, unica e peculiare, in un’ottica di cooperazione, condivisione e armonia con il Tutto che ci circonda.

LA NUOVA SCUOLA COME MOVIMENTO DI COSCIENZA

È dentro questo scenario che intende immergersi la figura del Magister Salutis. Come un sasso gettato nell’acqua di un lago a suscitare onde concentriche che si allargano sulla sua superficie, coinvolgendo nel loro moto, a distanze diverse, con diversi effetti, tutto ciò che incontrano lungo il loro incedere. Un movimento di coscienza che potremmo definire “nuovo”, ma che in realtà è intriso di un sapere antico che abbiamo completamente smarrito e che è arrivato il momento di recuperare affinchè lo si possa integrare con la moderna conoscenza in un’ottica di armonia, sostenibilità, equità e cooperazione, elementi essenziali tanto per il nostro presente, quanto per il nostro futuro.

IL METODO I.G.E.A.

Il metodo I.G.E.A (Identità, Globale, Emozioni, Antropologia) si propone come metodo di promozione della salute, di tutela della vita, di prevenzione del mal-essere, di protezione del ben-essere, attraverso la ricerca dell’identità, la via dell’individuazione del Sé e della relazione e armonia tra i sistemi complessi individuali e collettivi dell’esistere.

Il nome Igea, antica Dea del pantheon greco considerata personificazione della Salute e dell’Igiene, si presenta per sincronicità proprio mentre il progetto della Scuola stava prendendo forma, a voler simboleggiare un ritorno al femminile che diviene custode del mistero della salus, intesa non solo come assenza di malattia, ma anche come bellezza, relazione, risonanza e congiunzione di opposti nell’armonia.

MAGISTER SALUTIS: NUOVA FIGURA PROFESSIONALE

Magister Salutis è una nuova figura professionale ai sensi della legge 4/13 riconosciuta dall’Associazione di Categoria Professionale A.I.P.O. presente nell’elenco del Ministero dello Sviluppo Economico. 

Si tratta di una figura che non appartiene all’ambito sanitario, ma piuttosto può utilmente dialogare con esso, al fine di promuovere stili di vita improntati al benessere, interventi per il ripristino dell’armonia e l’espansione della coscienza a tutela della salute dell’uomo e delle sue forme sociali in relazione con il suo bios e il suo olos, con la natura e la vita.

Con il termine Magister non si intende peccare di superbia, quanto piuttosto di individuare colui che intraprende un viaggio mosso dalla ricerca del mistero della vita, dall’amore per la saggezza, dall’indagare il sapere più alto che, oltre alla conoscenza, è anche e soprattutto coscienza. Un cammino che avviene sul crinale di un dialogo tra scienze umane, spirito e biologia, con il fine di custodire la bellezza dello slancio vitale in ogni piano. Proprio perché testimone in prima persona di questo viaggio, intrapreso per intento e scelta di coscienza, può accompagnare altri nello stesso percorso.

Il Professionista viene formato secondo il metodo I.G.E.A. (marchio registrato) attraverso un iter triennale di profondo studio, ricerca ed evoluzione personale, dove sono anche espressi i principi e le declinazioni di una nuova disciplina, la EcoBioAntropologia (marchio registrato), con un programma didattico che si struttura in cinque aree tematiche:

• Area Emozioni, neuroscienze, coscienza
• Area Antropologia, natura, simbolismo
• Area Salute globale, collettività, sistemi complessi
• Area Biorisonanza, energia, approcci vibrazionali
• Area Corporeità, sensorialità e movimento